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Viaggio in Scozia effettuato nell'agosto del 2006. Principali località visitate : Kirkcudbright, Glasgow, Maybole: Culzean Castle and Country Park, Trossachs Park, Loch Lomond, Inveraray: Inveraray Castle, Achnabreck, Crinan, Kilmartin Glen: Temple Wood, Falls of Lora, Oban, Dunstaffnage Castle, Kilchurn Castle, Dornie: Eilean Donan Castle, Isola di Skye: Dunvegan Castle, Plockton, Western Ross: Gairloch - Inverewe Garden, Falls of Measach, Ullapol, Highlands Settentrionali, Arcipelago delle Orcadi, Arcipelago delle Shetland, Dunrobin Castle, Loch Ness, Urquhart Castle, Forte George, Cawdor Castle, Pennan, Malt Trail: distillerie Strathisla e Glenfiddich, Castle Trail: Kildrummy Castle, Craigievar Castle, Crathes Castle, Pitlocry, Blair Castle, Stirling Castle, Culross, Edimburgo, Rosslyn Chapel.
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Ci siamo, il D-day è arrivato: ultimo giorno in terra di Scozia. E dato che il viaggio si è dipanato lungo il filo conduttore del mistero, tra spettrali presenze avvolte di nebbia candida e allegri fantasmi ospiti di castelli incantati - per non parlare della scomparsa del Sole, come rapito per giorni e giorni da una divinità dispettosa - , quale migliore conclusione di questa splendida avventura che visitare la Rosslyn Chapel: la summa di una serie di misteri che da generazioni ha scatenato i più esperti cacciatori del genere nel tentativo di decifrarli. Chi ha visto il fim tratto dal bestseller di Dan Brown, Il Codice da Vinci, non potrà di certo esimersi dal mettere il naso nell'antica cappella, magari alla ricerca di un segno che qualcuno potrebbe non aver gia notato... Nelle ultime scene del film i due protagonisti, il prof. Robert Langdon e la crittologa e nipote del curatore del Louvre, assassinato all'inizio della storia, Sophie Neveu, si ritrovano proprio qui, dove tutto l'arcano dovrebbe essere svelato. La soluzione ad un mistero, già riproposto in testi e teorie precedenti, che dovrebbe cambiare radicalmente quelle che sono le nostre convinzioni in materia di fede, che per l'appunto rimangono pur sempre delle questioni prettamente personali. Accertare la puntuale veridicità storica delle vicende legate al Cristianesimo non fornirebbe comunque una risposta definitiva alle questioni in merito e non toglierebbe nulla a quelli che sono i precetti morali a cui per cultura tutti noi tendiamo ad aderire. Non so dirvi se in passato la Rosslyn Chapel abbia potuto custodire il famoso Santo Graal, o se addirittura ne sia ancora oggi il nascondiglio segreto, ma di certo tutto ciò che contiene non sembra essere stato messo li a caso, quasi che un progetto specifico volesse trasmettere in modo criptico, attraverso segni e simboli, antiche conoscenze.
RosslynChapel
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Nell'antica lingua gaelica il termine Rosslyn indicherebbe proprio un'antica conoscenza tramandata, quali siano poi queste conoscenze è ancora oggi materia di studio. Sembra invece certo che il Conte William di St. Clair, che ordinò nel 1446 la costruzione della cappella e nella quale venne poi sepolto, fosse un esponente della nascente massoneria, erede delle conoscenze esoteriche e misteriche dei Cavalieri Templari, a cui la famiglia dei St. Clair è legata fin dall'epoca della fondazione dell'ordine monastico-cavalleresco. Dagli studi effettuati sembra che l'architettura della cappella e ogni elemento artistico che contiene siano un compendio completo delle credenze alla base della filosofia templare, fissate qui su pietra in modo da sviare il clima di repressione che aveva portato alla persecuzione dei Templari, il cui ordine venne definitivamente soppresso con una bolla papale il 3 aprile 1312. Presso la biglietteria è in vendita una piccola guida in italiano, vi sarà utile per riuscire ad individuare e riconoscere i numerosi elementi presenti all'interno della cappella, ognuno corredato dal suo recondito significato. Tra tutti spicca per eleganza la famosa Colonna dell'Apprendista, che secondo una leggenda custodirebbe al suo interno il Santo Graal, in particolare se paragonata alla Colonna del Maestro. Le due opere dovrebbero rappresentare le colonne di Boaz e Jachin che si trovavano anticamente nel Tempio di Salomone, a cui si dice tutta la cappella dovrebbe ispirarsi. Le due colonne, inoltre, potrebbero essere state al centro d'una vicenda drammatica: si racconta che in un impeto d'ira il maestro scalpellino avrebbe ucciso il suo giovane apprendista, dopo aver constatato con quale maestria l'avesse superato nello scolpire la più bella colonna della Cappella. Questi sono solo alcuni dei misteri che girano attorno alla costruzione dell'edificio e che nei secoli, non da ultimo il libro ed il film ispirato al thriller di Dan Brown, hanno contribuito ad accrescerne la fama attirando turisti e visitatori da ogni parte del mondo. Un altro, per citarne uno tra i più enigmatici, è legato alla presenza di elementi architettonici che raffigurerebbero le piante del mais e dell'aloe, piante tipiche del continente americano che all'epoca della costruzione della Cappella di Rosslyn dovevano essere ancora sconosciute. Purtroppo oggi, contrariamente all'epoca del mio viaggio, non è più permesso scattare fotografie o girare video all'interno della cappella, ma non vi sarà comunque difficile reperire in rete un gran quantitativo di materiale per documentarvi prima della visita. Ripresa la strada maestra non ci resta che avviarci verso Newcastle, dove ci attende il traghetto che ci riporterà sul continente. Dopo essere nuovamente passati al controllo dei Bobbies di confine, con annessa perquisizione corporale della nostra amica da parte d'un agente in gonnella, chissa cosa pensava dovessimo contrabbandare, c'imbarchiamo, non prima di aver gettato un ultimo sguardo verso nord, verso quella terra che ci accolto e ospitato in questa fantastica avventura.
Sostanzialmente il viaggio in Scozia termina qui, anche se occorrerano poi altri due giorni prima di riuscire a rimettere piede a Genova, tra la notte trascorsa in traghetto, da Newcastle ad Amsterdam, e la sosta in Germania, sempre nell'ameno paesino dell'andata dal nome impronunciabile: Kappel Grafenhausen. Due giorni di cui non c'è nulla di cosi particolarmente interessante che valga la pena menzionare, trascorsi più che altro in compagnia dei freschi ricordi e di quel profumo di selvaggio che ha la natura incontamita dell Highlands, un odore cosi penetrante che una volta tornati a casa non fa che invitarti a ritornare...
The End
note
Il contenuto dei diari è frutto delle mie esperienze di viaggio e tutte le opinioni sono espresse a titolo puramente personale, non intendendo con ciò ledere i diritti o urtare la suscettibilità di nessuno. E' possibile riprodurne il contenuto su siti web amatoriali purchè ne venga citata la fonte ed informato l'autore. Qualsiasi altro tipo di utilizzo è soggetto ad un'espressa autorizzazione. Le informazioni storiografiche e documentali sono tratte dalla guida "Scozia" della Lonely Planet, 4° edizione italiana Giugno 2004 pubblicata dalla EDT. Questo Sito non ha nessuna finalità di lucro, non ha sponsor ne intende promuovere nulla o nessuno se non nell'affermazione di proprie opinioni personali. Le foto pubblicate nel presente diario sono state da me effettuate e sono freeware per un uso personale. Le immagini e le Clip Art utilizzate sono state dichiarate freeware per un utilizzo privato dai detentori del legittimo copyright.